La percezione del colore è un fatto squisitamente soggettivo.
Secondo la mia sensibilità, per esempio, il rosso è un colore passionale, sensuale, è il colore del cuore e dell'amore.
Nonostante molte scuole di pensiero lo bandiscano dai luoghi destinati al riposo io posso pitturare di rosso le pareti della mia camera da letto perché mi dà un senso di calore, mi suggerisce sentimenti forti che mi fanno sentire viva nel momento in cui il sonno che io reputo una morte temporanea sta per sopraggiungere.
Molte persone invece non lo tollerano, lo sentono inquietante perché è il colore dell'odio, della guerra e del sangue.
Queste persone lo devono usare con parsimonia e certamente mai in camera da letto dove invece dovrebbero scegliere un colore-non-colore.
Suggerisco l'indaco, la tonalità che assume il cielo un attimo prima che tutti gli altri colori scompaiano inghiottiti nelle tenebre della notte. L'ultimo stadio prima del contatto con il profondo di sé o con Dio.