ARCHITETTO
GIOVANNA DE GRANDI CASTELLANI
Riflessioni sull'Abitare
Minimalismo.......attenzione pericolo !!!!!!
Less is more ! Affermò Mies Van Der Rohe.
Con questo slogan si avviò il processo di eliminazione di tutto ciò che si percepiva come non essenziale. In tutti gli ambiti cominciò a trionfare la cultura minimalista.
Nell'arte, nell'architettura, nel design, nell'arredamento, nella moda, anche nello stile di vita ( chi non ha cercato di fare suo il pensiero Zen ?! )
E così in architettura gli edifici, dai quali fu bandito qualsiasi ornamento, divennero rigorosi cubi bianchi.
Ma poiché non tutti gli architetti erano Le Corbusier o F.L.Wright o Alvar Aalto, le nostre città si sono riempite di case banali, povere, spesso solo costruite ma non progettate.
Posso essere d'accordo con la semplificazione minimalista ma il cubo bianco deve comunque emozionare, magari grazie all'incastro di volumi che creino giochi d'ombre, o grazie alla trasparenza di spigoli o intere facciate di cristallo, al gioco del dentro e fuori, alla cura delle viste sul contesto intorno, alla scelta di materiali scenografici che giochino con le luci e l'utilizzo della natura.
Anche gli interni delle case in virtù del Minimalismo si sono ridotti all'essenziale, dove il bianco è spesso l'unico colore utilizzato per le pareti, i mobili hanno forme geometriche ridotte all'osso, le luci devono essere poche fredde potenti e qualsiasi oggetto deve essere rigorosamente nascosto dentro anonime pareti attrezzate.
Ed ecco allora che tutti pensano che arredare una casa sia molto facile e tutti credono di saperlo fare ma.........quante case orribilmente squallide ci circondano !!!!
Ho avuto committenti che mi hanno richiesto case minimaliste ed ho accettato di progettargliele con piacere ed entusiasmo, ma sempre cercando di creare emozione, atmosfera, calore.
Al bianco ho accostato colori dalle sfumature tenui prese dalla terra, alla luce prepotente e fredda ho preferito luci calde e ben distribuite per creare anche zone d'ombra, anziché materiali spersonalizzati ho utilizzato textures importanti, ai mobili troppo rigorosamente laccati ho sostituito pezzi di design in essenze naturali e in questi spazi che armoniosamente si delineavano lasciavo fluttuare quegli oggetti che capivo essere significativi della vita e delle emozioni dei miei committenti, per dare loro in ogni momento vissuto nella casa una sensazione di rassicurante familiarità.

Che dirvi ? Talvolta è utile ricorrere all'aiuto di chi le case le sa fare con esperienza e cuore.

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